Il punto erba è una tecnica di ricamo che affonda le sue radici nella storia antica, con esempi di lavori realizzati in questo stile che risalgono fin dagli antichi egizi e ai tempi dell’impero romano.
Nel corso dei secoli, il punto erba ha subito diverse evoluzioni e assunto diverse forme, ma la sua caratteristica principale è sempre stata quella di creare un effetto simile a quello dell’erba, con una serie di punti ravvicinati che formano una sorta di tappeto.
Il punto erba può essere realizzato in diversi modi, a seconda delle preferenze dell’artigiano e del risultato finale che si vuole ottenere.
Infatti, una delle varianti più diffuse è proprio il punto erba doppio, il quale prevede l’utilizzo di due fili di diverso colore per creare un effetto di profondità e sfumature.
Un’altra variante, altrettanto diffusa, è il punto erba in rilievo: esso prevede l’utilizzo di un filo più spesso, al fine di creare un effetto tridimensionale, come se l’erba fosse veramente sollevata dal tessuto.
Infine, non possiamo non menzionare anche l’ultima versione, fra quelle più ricercate, ossia il punto erba ripassato: esso prevede di ricamare sopra una base già esistente, creando un effetto di sovrapposizione.
Questa tecnica, viene spesso utilizzata per dare nuova vita a vecchi tessuti o per aggiungere un tocco di originalità a capi di abbigliamento e accessori vari.
Gli schemi del punto erba
Gli schemi del punto erba sono un altro elemento importante da considerare nella realizzazione di questo tipo di ricamo.
Si tratta, infatti, di griglie di riferimento che vengono utilizzate per seguire un disegno preciso e creare un risultato omogeneo.
I più comuni sono lo schema da 14 punti, che prevede la creazione di 14 punti per ogni centimetro quadrato, e lo schema da 20 punti, che invece prevede la realizzazione di 20 punti per ogni centimetro quadrato.
I punti di forza del punto erba
Il punto erba è una tecnica di ricamo molto versatile, che può essere utilizzata su una vasta gamma di tessuti: dalla seta al cotone, passando per la lana ed il denim.
Inoltre, è possibile scegliere tra una grande varietà di colori e filati, al fine di ottenere il risultato desiderato, come degli interessantissimi effetti cromatici e tridimensionali.
Nonostante il punto erba sia una tecnica di ricamo antica, è ancora molto amata e utilizzata dai professionisti e dagli appassionati di quest’arte.
Alcune considerazioni sul punto erba
Il punto erba è una tecnica di base del ricamo che serve per creare elementi delicati come steli e foglie.
È facile da imparare e una volta padroneggiato, è possibile utilizzarlo per ricamare qualsiasi elemento che si desideri.
In aggiunta, è consigliabile utilizzare un telaio da ricamo rotondo per poter mantenere teso il tessuto: dopo aver trasferito gli schemi sul tessuto con la carta carbone o disegnandoli a mano libera, sarà possibile iniziare a ricamare.
Per il punto erba semplice, basta seguire questi semplici passaggi:
- Insersci l’ago nella stoffa, dal rovescio verso il diritto
- Infilzalo dopo 3-5 fili della stoffa
- Fai uscire l’ago dal rovescio verso il diritto, alla fine del punto che hai appena fatto
Invece, per il punto erba doppio, il procedimento è simile ma quando fai uscire l’ago dal rovescio verso il diritto, devi puntarlo alla metà del punto che hai appena fatto.
In entrambi i casi, è importante prendere lo stesso numero di fili o inserire l’ago alla stessa distanza per ottenere un ricamo omogeneo.
La manualità e l’attenzione ai dettagli sono elementi fondamentali per ottenere un risultato perfetto.
In conclusione
Per concludere, il punto erba è una tecnica di ricamo che richiede molta pazienza e precisione, ma che può dar vita a creazioni davvero sorprendenti.
Pertanto, se siete appassionati di quest’arte o semplicemente volete scoprire qualcosa di nuovo, non esitate a cimentarvi in questa affascinante tecnica di ricamo: con un po’ di pratica e l’utilizzo degli strumenti giusti, potrete realizzare opere davvero sorprendenti e dare sfogo alla vostra creatività!