Come si diventa commercialista: tutti gli step della carriera

Diventare commercialista prevede una serie di step da attraversare obbligatoriamente ma che, una volta conclusi, garantiscono l’ottenimento di un buon stipendio già nelle fasi iniziali della carriera. La base è di circa 1500 euro mensili, più alto rispetto alla media attualmente presente in Italia. Molto, in seguito, dipende dall’abilità del singolo di farsi strada e ottenere un numero di clienti sempre maggiore. È chiaro infatti che tali cifre riguardano il commercialista inteso in libera professione.

Parlando però degli step che sono richiesti, il primo non può che essere un corso di laurea affine a questa carriera. Non esiste il corso da commercialista ma la laurea in economia aziendale permette di avere una conoscenza generale su tutti i temi cardine della disciplina, può perciò essere considerata la scelta più logica. Questo vale soprattutto per la triennale, il percorso magistrale permette invece ambiti di studio più variegati, dalla finanza al marketing, che costituiscono ulteriori plus importanti rispetto al proprio percorso. Non trattandosi di corsi di laurea particolarmente specifici, è possibile trovarli senza difficoltà tanto negli atenei tradizionali quanto nelle università online come Unicusano. In alcuni casi può essere previsto un percorso di stage, la durata è variabile (solitamente tre mesi) e conferisce CFU utili al raggiungimento della laurea. Si tratta di una buona opportunità per testare con mano il lavoro futuro e capire se c’è un ambito che appassiona particolarmente rispetto ad altri.

Arrivati alla fine del percorso di studi considerato tradizionale, non ci si può ancora definire commercialisti. Occorre infatti l’avvio di un praticantato, una tappa obbligata che permette l’iscrizione al registro dei tirocinanti. La durata è variabile e dipende dal tipo di laurea che si è conseguito: nel caso della magistrale si fa riferimento a 18 mesi prima di potersi definire professionista a tutti gli effetti. Nel caso invece di una laurea triennale, l’unico sbocco possibile è quello di esperti contabili ed il tempo si riduce di qualche mese.

Superato questo periodo di praticantato, occorre sottoporsi all’esame finale che precede l’iscrizione vera e propria all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Sono in tutto quattro le prove che compongono il test (tre scritti ed uno orale) e il loro superamento conferiscono il diritto a porre il proprio nome sull’albo. L’iter in realtà non si è concluso perché i tempi tecnici sono nuovamente piuttosto farraginosi, tuttavia al singolo candidato non viene più richiesto di sostenere alcuna prova. Occorre semplicemente presentare i documenti richiesti e provvedere al pagamento delle imposte per la categoria. 

In Italia è bene aver presente che l’iscrizione all’Albo è il requisito fondamentale per poter operare come commercialisti in libera professione, così come accade ad esempio per i medici o per gli architetti. Le analisi condotte annualmente nei confronti di questa categoria indicano come siano in crescita sia gli stipendi che il numero di nuovi iscritti. Il reddito medio annuo si aggira sui 73277, dimostrando di riuscire a tenere il passo dell’inflazione in Italia, e contestualmente aumentano i nuovi ingressi, sia come società tra professionisti sia come singoli operatori: per il 2023 si parla rispettivamente di 161 nuove società e 1864 nuovi iscritti.

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