Guida alla detraibilità delle polizze vita

Le polizze vita rappresentano un importante strumento di protezione per il contraente e per i suoi familiari. La normativa fiscale italiana prevede specifiche detrazioni per tali polizze, che possono tradursi in significativi vantaggi economici.

Introduzione alla detraibilità delle polizze vita

La detrazione fiscale delle polizze vita consiste in una riduzione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) pari al 19% delle spese sostenute per i premi assicurativi. Questa agevolazione è riservata alle polizze che prevedono specifici rischi, quali la morte, l’invalidità permanente non inferiore al 5%, o la non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.

Tipologie di polizze detraibili

Le polizze vita che consentono la detrazione dall’Irpef devono rientrare in specifiche categorie. In particolare, sono detraibili:

  • polizze con rischio di morte o invalidità permanente: per queste polizze, la detrazione è applicabile solo se l’invalidità è pari o superiore al 5%. L’importo massimo complessivamente detraibile è di 530 euro per ciascun periodo d’imposta;
  • polizze per non autosufficienza: queste polizze coprono il rischio di non autosufficienza nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana. L’importo massimo detraibile, in questo caso, è di 1.291,14 euro, al netto dei premi per le polizze aventi per oggetto il rischio di morte o invalidità permanente;
  • polizze per la tutela delle persone con disabilità grave: dal 2016, l’importo massimo detraibile è stato elevato da 530 a 750 euro per le polizze che tutelano le persone con disabilità grave, come definita dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992. Se il contratto di assicurazione prevede più beneficiari, uno dei quali con grave disabilità, l’importo massimo detraibile è pari a 750 euro.

Condizioni per la detraibilità

Affinché si possa godere dei vantaggi derivanti dalla detraibilità delle polizze vita, devono essere soddisfatte alcune condizioni:

  • durata minima del contratto: per le polizze stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000, la durata minima del contratto deve essere di almeno cinque anni, durante i quali non è consentita la concessione di prestiti;
  • tracciabilità dei pagamenti: a partire dal 2020, la detrazione è concessa solo se i pagamenti dei premi sono effettuati tramite metodi tracciabili, quali bonifico bancario o postale, carte di credito, bancomat o altri sistemi di pagamento tracciabili. La prova del pagamento deve essere conservata e presentata in fase di dichiarazione dei redditi;
  • limiti di reddito: la detrazione è pienamente fruibile per i titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. Per redditi superiori, la detrazione vede una riduzione progressiva – fino al completo azzeramento – una volta raggiunto un reddito complessivo di 240.000 euro.

Modalità di presentazione delle detrazioni

Le spese per le polizze vita detraibili devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi, nei righi da E1 a E10 del modello 730. È fondamentale che vi sia coincidenza tra contraente e assicurato per poter usufruire della detrazione, indipendentemente dalla figura del beneficiario.

Documentazione necessaria

Per usufruire della detrazione, è necessario essere in possesso di:

  • contratto di assicurazione: deve indicare i dati del contraente e dell’assicurato, la tipologia e la decorrenza del contratto;
  • ricevute di pagamento: devono comprovare l’effettivo pagamento dei premi mediante metodi tracciabili.