La ginefilia (o gine-attrazione) è un termine che descrive un tipo di orientamento sessuale o attrazione emotiva/sessuale. A differenza delle categorie tradizionali come eterosessualità o omosessualità, che si basano sul genere dell’individuo che prova l’attrazione, la ginefilia si concentra sul genere o sulla presentazione di genere della persona verso cui l’attrazione è diretta.
Questo concetto è emerso principalmente negli ambienti accademici e della comunità LGBTQ+ come parte di uno sforzo per superare la classificazione binaria dell’orientamento sessuale e del genere, offrendo un linguaggio più inclusivo e preciso, specialmente per le persone non-binarie o transgender.
In questo articolo, esploreremo il significato di ginefilia, le sue origini storiche, i sinonimi e alcune frasi esemplificative per comprenderne l’utilizzo.
Cosa significa ginefilia?
Il termine ginefilia deriva dalle parole greche gyne (γυνή), che significa “donna” o “femminile”, e philia (φιλία), che significa “amore” o “attrazione”.
- Ginefilia: Descrive l’attrazione sessuale, romantica e/o emotiva verso donne o verso la femminilità (o presentazione femminile), indipendentemente dal sesso assegnato alla nascita della persona attratta.
L’elemento chiave della ginefilia è che definisce l’attrazione in base al ricevente (la donna/femminilità), non in base al genere dell’individuo che prova l’attrazione.
- Ad esempio, una persona non-binaria attratta dalle donne è ginefila.
- Una donna attratta dalle donne è ginefila (e anche omosessuale/lesbica).
- Un uomo cisgender attratto dalle donne è ginefilo (e anche eterosessuale).
Il suo opposto concettuale è l’androfilia (attrazione per uomini o mascolinità).
Origini del concetto
I termini ginefilia e androfilia non sono di uso comune nel linguaggio quotidiano, ma hanno radici nella letteratura scientifica e clinica per l’orientamento sessuale, in particolare per descrivere i modelli di attrazione in modo più neutro rispetto al genere della persona che prova l’attrazione.
Sono stati adottati da alcuni segmenti della comunità LGBTQ+ (in particolare dalle persone non-binarie o da coloro che sfidano la binarietà di genere) proprio perché permettono di esprimere l’attrazione senza dover definire il proprio genere in un contesto binario di “etero” o “omo”. L’intento era fornire un linguaggio che potesse includere pienamente:
- Persone non-binarie: Che non si identificano né come uomini né come donne, ma provano attrazione.
- Persone transgender: La cui attrazione è meglio descritta in termini di genere/presentazione, piuttosto che in base alle etichette binarie tradizionali.
Sinonimi e varianti
Poiché è un termine più tecnico, la ginefilia non ha molti sinonimi di uso comune nel contesto dell’identità sessuale. Tuttavia, è strettamente correlato ad altri concetti:
- Ginofilia/Gynofilia: Talvolta usato come variante, sebbene il prefisso gyne- sia il più accettato.
- Attrazione per la Femminilità: Una descrizione più generica e meno tecnica.
- Lesbica/Eterosessuale: A seconda del genere della persona che prova l’attrazione, se la persona si identifica come uomo o donna.
L’importanza del termine nella società contemporanea
L’uso di termini come ginefilia è un importante passo avanti per l’inclusività linguistica all’interno e all’esterno della comunità LGBTQ+.
- Riconoscimento Non-Binario: Offre un modo alle persone non-binarie di etichettare la propria attrazione senza doversi conformare a etichette (come “gay” o “etero”) che implicano un’identità di genere binaria (uomo o donna).
- Precisione: Sottolinea che l’attrazione è spesso per la presentazione del genere (femminilità), non solo per il sesso anatomico (donna), permettendo di includere meglio le donne transgender o le persone la cui presentazione di genere è femminile.
L’adozione di questa terminologia in contesti educativi o sociali promuove la consapevolezza che l’orientamento sessuale può essere molto più complesso e sfumato di quanto le semplici categorie binarie possano rappresentare.
Esempi pratici di utilizzo
- Nelle conversazioni sull’identità: “La mia amica si identifica come persona non-binaria, e usa il termine ginefilia per descrivere la sua attrazione verso le donne e la femminilità.”
- Nell’educazione: “I seminari sull’identità di genere a volte introducono concetti come ginefilia e androfilia per spiegare che l’attrazione non deve essere definita solo da etichette etero/omo.”
- Nel linguaggio personale: “Per me, l’attrazione è verso la femminilità in generale, ed è per questo che mi identifico come ginefilo/a.”





