L’igiene orale quotidiana non sempre è sufficiente a prevenire tutte le patologie del cavo orale. Infatti, la placca si mineralizza, il tartaro si annida sotto le gengive e piccole carie prendono il via, anche senza mostrare segnali visibili di dolore. La visita di controllo da professionisti del settore intercetta questi problemi prima che diventino urgenze da risolvere e permette di evitare costi elevati e stress che possono presentarsi successivamente. Si tratta, quindi, di una vera e propria scelta strategica per la salute.
Quando programmare la visita di controllo
All’inizio è consigliabile fissare due appuntamenti in un anno, a distanza di sei mesi. In seguito, la frequenza viene personalizzata in base alla situazione specifica: chi presenta gengive sensibili, diabete, familiarità per parodontite o molte ricostruzioni ha sicuramente bisogno di controlli più ravvicinati, anche ogni tre o quattro mesi. Chi presenta un’ottima igiene e poche lesioni può mantenere una cadenza annuale, a patto che esegua regolarmente l’igiene professionale.
Un esempio concreto di approccio moderno è lo studio associato medico odontoiatrico Dottori Baldi, a Padova: ambienti accoglienti, personale qualificato e un’offerta completa che spazia dalle terapie odontoiatriche all’ortodonzia e all’estetica del sorriso, con piani di trattamento su misura e percorsi di prevenzione specifici. Scegliendo uno studio odontoiatrico di qualità, è possibile fare in modo che ogni appuntamento costituisca un modo per proteggere la propria salute.
I segnali che non devono essere trascurati
Ci sono alcuni segnali che non dovrebbero essere trascurati e che non vanno “osservati” nel corso del tempo, ma devono sempre essere valutati con attenzione. Si tratta, ad esempio, del sanguinamento durante lo spazzolamento, dell’alitosi persistente, della sensibilità al freddo o al caldo, della mobilità dentale e delle recessioni gengivali.
Inoltre, attenzione deve essere prestata alle fratture di vecchie otturazioni e al bruxismo notturno con denti consumati e dolori ai muscoli masticatori. Il dolore acuto, infatti, arriva spesso tardi, quando la terapia diventa complessa. Di conseguenza, la scelta più saggia consiste nell’intervenire prima.
Come viene svolta una visita di controllo
La seduta segue solitamente un protocollo preciso. Prima di tutto, viene effettuata un’anamnesi medica e farmacologica, con la valutazione dei fattori di rischio. Il medico effettua un esame per comprendere la condizione delle articolazioni temporo-mandibolari e dei muscoli, controlla le mucose, la lingua e il palato.
Poi effettua un’analisi parodontale per misurare la profondità delle tasche e rilevare eventuale sanguinamento, controlla la presenza di carie e fratture con appositi strumenti. Se lo ritiene opportuno, può compiere una radiografia per diagnosticare carie invisibili a occhio nudo.
Quando serve, l’igiene professionale consente di eliminare placca e tartaro sopra e sotto gengiva. Inoltre, l’odontoiatra fornisce consigli importanti sull’uso corretto di spazzolino, filo interdentale e collutori.
Nei casi a rischio, si pianifica la terapia parodontale con richiami di mantenimento. Se compaiono condizioni come le malocclusioni dentali, viene proposta una valutazione ortodontica. La visita è l’inizio di un piano di salute completo.
Perché non rimandare: costi e benefici
Un controllo da 30 minuti può evitare trattamenti più complessi, con risparmi importanti anche dal punto di vista economico. Infatti, le carie in uno stadio iniziale possono essere trattate con azioni minimamente invasive, le gengiviti si risolvono con una procedura di igiene corretta, mentre la parodontite, se intercettata in fase precoce, si stabilizza con terapie semplici.
Rimandare significa spesso dover affrontare spese più alte, tempi lunghi, perdita di struttura dentale e, nei casi estremi, estrazioni e impianti. La prevenzione è l’unica strategia che abbassa davvero il costo totale di cura nel medio periodo.
Come prepararsi alla visita e cosa chiedere
Ad una visita bisogna sempre portare con sé l’elenco dei farmaci, è fondamentale segnalare allergie e riferire eventuali patologie. Dal professionista bisognerebbe arrivare dopo aver mangiato in maniera leggera, così da evitare cali di energia.
Le domande da porre al medico possono riguardare le priorità terapeutiche, le alternative presenti, i benefici attesi, i tempi, i costi e il piano di mantenimento nel tempo. Si può chiedere anche di vedere le scansioni che vengono effettuate, perché le immagini possono rendere il percorso maggiormente comprensibile.
Dopo ogni terapia, inizia il mantenimento, che può prevedere controlli programmati, igiene professionale, verifica delle aree da monitorare, rinforzo delle abitudini a casa. Il mantenimento è importante perché preserva i risultati nel tempo. Senza un percorso di questo tipo, le cure potrebbero perdere efficacia. Con un piano programmato nel tempo, invece, si riducono le recidive, aumenta la stabilità e migliora la qualità della vita.





