Giro d’Italia 2025 dal 9 maggio: cosa sapere sulla gara

Manca sempre meno al ritorno di uno degli appuntamenti più attesi del ciclismo mondiale: il Giro d’Italia 2025 è in programma da venerdì 9 maggio a domenica 1° giugno. La corsa rosa, giunta alla sua 108ª edizione, rappresenta la seconda gara a tappe più importante al mondo dopo il Tour de France e costituisce una delle tre prove a tappe del circuito UCI World Tour, assieme proprio al Tour e alla Vuelta a España.

Il Giro d’Italia 2025 prevede 21 tappe distribuite su 24 giorni, con due giornate di riposo fissate rispettivamente per lunedì 19 maggio e lunedì 26 maggio. La partenza è fissata nella città di Durazzo, in Albania, che ospiterà la Grande Partenza e le successive tre tappe della corsa. L’arrivo finale sarà a Roma, con una passerella conclusiva che si preannuncia spettacolare tra i monumenti della Capitale.

Sono presenti al via 19 squadre totali, con circa 200 corridori pronti a contendersi la storica maglia rosa della competizione. Come sanno tutti gli appassionati della corsa, il colore delle maglie è fondamentale. Come da tradizione, infatti, verranno assegnate le quattro maglie simbolo. Quella rosa spetta al leader della classifica generale. Si prosegue con la maglia ciclamino, al leader della classifica a punti. La maglia azzurra è conferita al miglior scalatore mentre la maglia bianca va al miglior giovane (under 25).

Il totale dei chilometri da percorrere è di circa 3.400 km, suddivisi tra tappe di pianura, tappe collinari, di media e alta montagna, con un dislivello complessivo di 52500 metri. La crono finale (tappa 21), una prova di 16 km nel centro storico di Roma, potrebbe ancora sovvertire gli equilibri qualora la classifica restasse corta fino all’ultimo giorno.

Volendo passare in rassegna quelle che possono essere le tappe più importanti della competizione, può essere utile fare un ragionamento suddiviso in settimane. Nel corso della prima settimana di gara, potrebbero essere importanti (anche se ovviamente non ancora cruciali) la terza e l’ottava tappa, rispettivamente la salita Lloraga e il Valico di Santa Maria Maddalena. Nella seconda settimana i fari sono puntati sulla tappa 11, quando a metà del percorso si arriva alla salita dell’Alpe San Pellegrino, che tocca una pendenza di 8,7% per 14,2 chilometri. Se fino ad ora il percorso può dirsi tutto sommato lineare, a decidere la classifica generale sarà verosimilmente la terza e ultima settimana perché qui si concentrano le salite più difficoltose di tutto il percorso. Secondo gli addetti ai lavori, probabilmente la più tosta è nella 19esima tappa, nella Biella Champoluc: in questo caso si arriverà ad un dislivello di 4950 metri.

Per quanto riguarda i protagonisti, non mancheranno molti dei più grandi nomi del ciclismo mondiale che saranno sicuramente tra i favoriti dei pronostici e delle specifiche quote sul Giro d’Italia relative al successo finale. Dopo essere già stata confermata la presenza del vincitore del 2024 Tadej Pogačar, deciso a difendere il titolo e a preparare al meglio la doppietta Giro-Tour, spiccano tanti possibili rivali.

In primo luogo Primož Roglič, con una squadra costruita attorno alle sue ambizioni di maglia rosa, ma anche Juan Ayuso sembra avere diverse chance di imporsi. Quest’ultimo è al debutto assoluto al Giro d’Italia dopo aver disputato due volte la Vuelta e una volta il Tour de France. Il giovane originario di Barcellona, però, ha dimostrato di non avere timori reverenziali dal momento che alla stampa ha dichiarato di avere la maglia rosa come grande obiettivo stagionale. Merita attenzione anche il giovane talento italiano Antonio Tiberi, chiamato a un ruolo da protagonista dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle corse di inizio stagione. Non mancheranno poi i velocisti di spicco, tra cui Jasper Philipsen, Fabio Jakobsen e Jonathan Milan, che si contenderanno le tappe di pianura e la maglia ciclamino.

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