L’oggetto della guida di oggi è un argomento particolarmente delicato e di rilievo nazionale. Tratteremo, infatti, di emergenza abitativa e, nella fattispecie, proveremo a fornire delle soluzioni efficienti attraverso un fenomeno che sta interessando sempre più paesi del mondo: l’edilizia sociale. L’aumento dei prezzi delle case e la mancanza di abitazioni disponibili hanno reso sempre più difficile la ricerca di una casa vivibile e a prezzi che possano essere accessibili anche in condizioni di non agiatezza. Inoltre, il disagio di molte periferie dal punto di vista sociale unite al degrado urbano, hanno spinto le Istituzioni e le realtà private di settore verso una presa di coscienza nei confronti di quella che potrebbe essere una valida opportunità di rinascita: il social housing.
Questa opzione altamente innovativa, in molti contesti si rivela necessaria per affrontare le crisi abitative contemporanee. Realtà come il Fondo Ca’ Granda, operante nel milanese, rappresentano un esempio nobile di edilizia sociale. Si tratta di un concetto che si riferisce alla fornitura di alloggi a prezzi accessibili a un target che presenta un reddito basso o si trova in condizioni di svantaggio sociale. Il social housing non va confuso con l’edilizia popolare tradizionale, in quanto tende a offrire soluzioni abitative di qualità, ma soprattutto uno dei suoi scopi principali è lo sviluppo di un senso di comunità inclusiva.
Molto spesso l’edilizia sociale rappresenta il principale monito alla rinascita di intere zone di periferia creando al tempo stesso un tessuto sociale equilibrato in grado di favorire l’inclusione e una migliore qualità della vita per gli individui e le famiglie coinvolte. Il social housing rappresenta un vero metodo innovativo per poter far fronte all’emergenza abitativa e al degrado urbano. Scopriamo, nelle prossime righe, tutti i vantaggi, come si attua e perché è importante.
Edilizia sociale: ecco come si attuano i vari progetti
Quando si parla di edilizia sociale, si fa riferimento ad un ampio range di potenziali progetti di investimento da parte di enti pubblici, privati o collaborazioni tra gli stessi. Ovviamente, l’attuazione dei suddetti progetti può variare in funzione delle necessità specifiche delle singole comunità e delle politiche abitative delle Giunte locali. In ogni caso, è possibile evincere dei punti comuni riguardanti la pianificazione e la successiva messa in atto dei progetti di social housing.
Innanzitutto, risulta fondamentale pianificare gli interventi coinvolgendo le comunità locali. Tra gli elementi chiave per il successo dei progetti di edilizia sociale, c’è proprio l’organizzazione ragionata degli stessi e l’apporto dei diretti interessati. Un progetto di social housing richiede investimenti considerevoli dal punto di vista economico e, proprio per questo motivo, devono essere definite le fonti finanziarie che assicureranno la messa in atto delle opere di ristrutturazione dei patrimoni dismessi o di edificazione di nuovi immobili. Dopo aver superato le fasi progettuali, occorrerà definire i programmi di affitto a lungo termine o le soluzioni di proprietà sociale. In questo modo, si potrà assicurare un alloggio stabile al target di riferimento e a prezzi più accessibili.
L’importanza del social housing: ecco i suoi vantaggi
L’edilizia sociale rappresenta una risorsa importante per fronteggiare l’emergenza abitativa in virtù dei molteplici vantaggi che offre, non soltanto al target di riferimento, ma anche al tessuto urbano e sociale delle aree interessate. I social housing offrono alloggi vivibili a condizioni economiche vantaggiose, assicurando il diritto alla casa anche alle persone in condizioni di disagio economico. Ecco spiegato come questi progetti favoriscono l’inclusione sociale e la creazione di comunità eterogenee. Il social housing permette – in un’ottica innovativa e sostenibile – di migliorare la qualità della vita di interi quartieri.