Esplorando i tesori nascosti del mare: l’archeologia sottomarina

L’archeologia sottomarina (meglio conosciuta come archeologia subacquea) è una disciplina che si occupa dello studio e della conservazione dei reperti archeologici e dei siti sottomarini: parliamo di relitti di navi, insediamenti, strutture artificiali, finanche resti umani ed animali.

Questa branca dell’archeologia è divenuta molto importante a ridosso dei 2 conflitti mondiali, con le prime immersioni subacquee, effettuate con apparecchiature moderne.

Come accennato poc’anzi, essa si rivolge in particolar modo al recupero di antichi oggetti sommersi, oltre alla ricostruzione e alla contestualizzazione storica dei ritrovamenti, con l’obiettivo di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale dei nostri fondali.

L’archeologia subacquea in Italia: i siti e le scoperte più importanti

Nella nostra nazione, uno dei più famosi ritrovamenti di archeologia subacquea è quello relativo ai cosiddetti Bronzi di Riace, avvenuto nel 1972.

Mentre, sono tutt’ora in corso le ricerche sul relitto di Anticitera: relitto di un naufragio avvenuto nel I secolo a.C., in prossimità dell’isola di Anticitra, ritrovato per caso nel 1900, da un equipaggio di pescatori di spugne.

In tutto ciò, non possiamo tuttavia non menzionare quella che è considerata “la Pompei sommersa”; stiamo parlando del Parco Sommerso di Baia.

Ebbene, questa antica città romana situata nella baia di Napoli fu fondata nel III secolo a.C. e divenne ben presto un importante centro di villeggiatura per la nobiltà romana.

Tuttavia, a causa di terremoti ed eruzioni vulcaniche, la città è stata sommersa dalle acque del mare e pertanto i suoi resti possono essere visitati solo attraverso immersioni subacquee.

Gli altri parchi archeologici sommersi

Ai siti e alle scoperte sopracitate, si aggiungono tantissimi altri parchi archeologici sommersi, dislocati per lo più nel centro-sud Italia.

Infatti, come non citare la nave americana della seconda guerra mondiale, depositata sui fondali di Cala dell’Acqua a Ponza, oppure ancora i tantissimi relitti di epoca romana, tra cui reperti ed anfore, custoditi nei mari delle Isole Tremiti, ai quali si aggiungono anche la galea della flotta turca, abbattuta nel 1566 ed il piroscafo lombardo utilizzato da Giuseppe Garibaldi, naufragato nel 1864.

Ma l’Italia è una terra meravigliosa, ed infatti scendendo lo stivale, ci si potrà imbattere nei tesori depositati negli abissi dei fondali della Sicilia.

Qui, è possibile far visita ai tanti siti archeologici subacquei, potendo scegliere di percorrere anche l’intero itinerario che va da Ustica all’Isola delle Femmine.

In conclusione

Per concludere, l’archeologia subacquea rappresenta a tutti gli effetti un importante contributo alla comprensione della storia umana e delle antiche culture.

Infatti, essa è riconosciuta come patrimonio culturale dall’UNESCO e viene protetta dalle leggi internazionali sul patrimonio culturale subacqueo.

In Italia, le attività di ricerca e conservazione sono svolte dal Ministero dei Beni Culturali e da numerose altre organizzazioni non governative.

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