L’agricoltura sintropica è un metodo di coltivazione che mira a creare sistemi agricoli sostenibili e in equilibrio con l’ambiente naturale.
Infatti, invece di utilizzare tecniche di coltivazione intensive e monocolture, l’agricoltura sintropica promuove la diversità e l’integrazione tra le colture stesse, così da creare un ecosistema autosufficiente in grado di fornire cibo e benessere, sia per l’uomo che per la terra.
La nascita dell’agricoltura sintropica
L’agricoltura sintropica nasce dalle idee di Ernst Götsch, un agronomo e ricercatore svizzero, il quale ha passato gran parte della sua vita a studiare il modo in cui le piante potessero cooperare tra di loro (e con l’ambiente), al fine di creare un ecosistema sano e produttivo.
Infatti, egli sostiene che l’agricoltura moderna, basata sulla monocoltura e sull’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, stia distruggendo la terra e compromettendo la salute delle persone.
Pertanto, l’idea su cui si basa l’agricoltura sintropica è quella di creare un sistema di coltivazione che sia in grado di fornire cibo in maniera sostenibile, andando a minimizzare il dispendio di acqua e di energia necessari per la produzione; tutto ciò senza far ricorso a pesticidi e fertilizzanti chimici.
I principi che sono alla base dell’agricoltura sintropica
I principi fondamentali dell’agricoltura sintropica sono sostanzialmente: la diversità, l’integrazione, la simbiosi e la successione.
La diversità nell’agricoltura sintropica
La diversità si riferisce all’uso di una vasta gamma di specie vegetali ed animali all’interno di un sistema agricolo, in modo che ogni specie possa sostenersi a vicenda, al fine di creare quindi un equilibrio naturale.
L’integrazione nell’agricoltura sintropica
L’integrazione, si riferisce invece all’utilizzo di diverse tecniche agricole, come la coltivazione in serra, l’irrigazione e la lotta biologica, in modo da ottenere il massimo dal sistema agricolo senza comprometterne l’equilibrio naturale.
La simbiosi nell’agricoltura sintropica
Per quanto riguarda la simbiosi, essa si riferisce invece alla creazione di partnership benefici tra specie diverse all’interno del sistema agricolo, come ad esempio l’uso di piante leganti per fissare l’azoto nell’aria e renderlo disponibile per le altre piante.
La successione nell’agricoltura sintropica
Infine, in merito alla successione, parliamo sostanzialmente dell’evoluzione naturale del sistema agricolo nel tempo; tutto ciò si ottiene con la coltivazione di specie diverse (in successione), al fine di mantenere la fertilità del suolo e la diversità delle specie all’interno del sistema stesso.
I vantaggi dell’agricoltura sintropica tramite un esempio
Un esempio di agricoltura sintropica potrebbe essere un orto in cui si coltivano diverse specie vegetali insieme, in modo che le piante possano aiutarsi a vicenda a crescere e prosperare.
Nel dettaglio, si potrebbero dunque piantare dei fagioli ai piedi di un albero di pomodoro, in modo che i fagioli possano usare l’albero come sostegno e fornire azoto al terreno.
Dal canto suo, invece, l’albero di pomodoro potrebbe fornire ombra e supporto al suolo.
In questo modo, i vantaggi sono diversi, in quanto le piante possono aiutarsi a vicenda e l’orto può produrre una maggiore quantità di cibo in modo più sostenibile.
Perché i pesticidi sono dannosi?
I pesticidi sono sostanze chimiche che vengono utilizzate per uccidere o respingere gli insetti dannosi e altri parassiti che possono danneggiare le colture e gli animali.
Tuttavia, anche se possono essere efficaci nel controllare insetti, roditori, funghi e altre specie dannose, i pesticidi possono anche causare danni alla salute umana e all’ambiente circostante (vedasi la nota di approfondimento a riguardo dei pesticidi, redatta dall’Istituto Superiore di Sanità: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/p/pesticidi#effetti-sulla-salute)
Infatti, essi sono estremamente dannosi in quanto tossici; ciò detto, non bisogna assolutamente ingerirli o inalarli.
Inoltre, contribuiscono in maniera molto sostanziosa alla contaminazione sia dell’acqua che dell’aria.
Volendo essere ancora più espliciti a riguardo, l’utilizzo eccessivo di pesticidi può indebolire le popolazioni di insetti utili, come le api, le quali sono estremamente importanti per l’ impollinazione delle colture.